Luigi Gallimberti ha dedicato gran parte della sua carriera ad approfondire il rapporto esistente tra encefalo e mente nel campo delle addiction.
Medico psichiatra, tossicologo clinico, psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico, ha lavorato intensamente sia in campo clinico sia di ricerca. Da sempre convinto che l’addiction fosse originata da una disfunzione neurologica e da una mentale tra loro integrate è riuscito a dimostrare la validità di tale ipotesi solo negli anni recenti.
La vera “rivoluzione”, infatti, è avvenuta con l’impiego della stimolazione magnetica transcranica ripetitiva nel trattamento della dipendenza da cocaina. Partendo dagli studi di Karl Deisserroth e Antonello Bonci ha replicato con successo sugli umani quello che, scientificamente, era stato sperimentato nei ratti.
Dal 2015 al 2018 il team di Gallimberti ha trattato oltre 500 pazienti dipendenti da cocaina. I risultati ottenuti hanno attirato l’attenzione della comunità scientifica e sono oggetto di pubblicazioni su riviste pearl review. Nel settembre 2018 ha pubblicato, con Antonello Bonci, per le edizioni Rizzoli Mondadori, La fabbrica della Luce, Come sconfiggere la cocaina, libro nel quale vengono descritte le varie fasi di qusta affascinante scoperta che è riuscita a coniugare in una visione integrata il ruolo svolto dall’encefalo e dalla mente nell’insorgenza di tali patologie.